Miles Ahead, il film diretto da Don Cheadle sulla vita di Miles Davis, è finalmente pronto. Il percorso per la realizzazione della pellicola, e della necessaria raccolta dei fondi, non è stato tra i più semplici. Viste le difficoltà, lo scorso mese di giugno, Don Cheadle ha avuto l’intuizione di mettere in piedi una campagna di crowdfunding attraverso il sito Indiegogo, che in poco tempo ha ottenuto il risultato sperato di oltre trecentomila dollari. Una cifra considerevole, che ha permesso al regista, al debutto dietro la cinepresa dopo aver costruito la sua fama come attore e produttore cinematografico, di portare a compimento questa idea, che a suo avviso: «Non poteva seguire un percorso di produzione tradizionale. Un film come questo è rivolto a un pubblico di nicchia, perché, anche se Miles Davis è molto conosciuto, il jazz rimane al di fuori del circuito mainstream». Don Cheadle sta pensando al film da circa dieci anni, anche se la sua passione per Miles Davis è iniziata da quando era bambino, come ha recentemente dichiarato: «La sua musica è stata sicuramente una parte della mia vita, grazie soprattutto ai miei genitori. Inoltre, sono stato fortunato, quando andavo a scuola, ad avere insegnanti di musica che ci hanno introdotto al jazz. In quinta elementare ho iniziato a suonare il sax ed ero un fan di Charlie Parker e Cannonball Adderly. È attraverso Cannonball che ho poi trovato la via verso Miles». Ma Miles Ahead non è il solito film biografico, che ripercorre la vita dell’artista in una sequenza temporale. Don Cheadle, in fase di presentazione, ha spiegato che si tratta: «Di una sorta di gangster movie, nel quale lo stesso Miles avrebbe voluto recitare. Del resto Miles è sempre stato protagonista della propria storia. Non volevo realizzare il classico film biografico, ma riflettere nella pellicola il suo stesso approccio musicale, sempre rivolto alla stretta attualità e alle ipotesi future. Se oggi fosse vivo, probabilmente, starebbe collaborando con artisti come Jay Z e Skrillex». L’idea principale è stata quella di raccontare una storia non strettamente legata al jazz, ma di mettere in risalto anche il profilo umano di una persona. L’attenzione del regista si è focalizzata, oltre che sul controverso rapporto con la ballerina francese Frances Taylor, su un particolare periodo, quello relativo all’isolamento artistico e al ritorno alle scene, sul finire degli anni Settanta, in un momento della sua vita particolarmente difficile e tormentato. In fase di realizzazione sono stati decisivi i supporti dei famigliari di Miles, delle case discografiche Sony e Columbia, di Herbie Hancock per la scelta delle musiche per la colonna sonora e di Robert Glasper, autore di alcuni brani originali, appositamente scritti per il film. Per la stesura Don Cheadle, che interpreterà Miles, è stato supportato da Steve Baigelman, mentre tra gli altri attori protagonisti troviamo i nomi di Ewan McGregor e Michael Stuhlbarg.
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