Per Jørgensen (tr, voc, kalimba, fl); Jon Balke (electronics, pf); Audun Kleive (electronics, batt, perc)
“Outland” è il debutto su etichetta ECM del trio norvegese Jøkleba, attivo da diversi anni e apprezzato per i precedenti episodi discografici sia dal pubblico sia dalla critica internazionale. In scaletta troviamo quattordici tracce, alcune delle quali sono dei brevi frammenti della durata di due minuti o poco meno, nelle quali il trio mette insieme una musica basata sull’interazione di piccoli segmenti di suono, tra innesti elettronici, melodie accennate di pianoforte, tromba e voicing. Ne viene fuori un contesto formalmente prossimo alla totale libertà espressiva, ma coerente a un processo di costruzione sonora in continuo divenire, che dà luogo a risultati spiazzanti. Il trio agisce facendo leva su pause e dilatazioni temporali, che riflettono l’intenzione concettuale di “Outland”, lavoro che si ispira alla perdita di coscenza della mente umana, come descritto nei testi di Sylvia Plath, Laura Restrepo, Guy de Maupassant, Sadegh Hedayat e Ken Kesey, ai quali si riferiscono i titoli dei brani.
Vridd 1 / Bell Jar / Blind Owl / Beyond The Glass / The Nightwood / Rodion / Horla / Vridd 2 / Tremens / Brighton / One Flew Over / Curious Incident / Below The Vulcano / Vridd 3
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